Il segretario del Pd ha scritto una lettera per il caso Regeni. Zingaretti esorta il Governo a impegnarsi affinché l’Egitto avvii il processo.
ROMA – La vicenda sulla morte di Giulio Regeni è tornata alla ribalta mediatica dopo la notizia che l’Italia e l’Egitto hanno ratificato un accordo di vendita di armamenti da Roma al Cairo. Tanto da scatenare una dura reazione da parte dei genitori del ricercatore italiano torturato e ucciso nel 2016, i quali hanno accusato lo stato di tradimento.
La posizione di Zingaretti
“Noi non abbiamo mai legato la vicenda delle fregate italiane alla Marina egiziana all’idea di un possibile osceno scambio tra vendita di armi e diritti umani, e bene ha fatto il Presidente Conte a dare immediata disponibilità a riferire alla Commissione parlamentare d’inchiesta“. Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti in una lettera a ‘Repubblica’.
“Esortare l’Egitto a iniziare il processo”
Per Zingaretti è “di fondamentale importanza dunque che il Governo con le figure preposte ai massimi livelli compia già dalle prossime ore, tutti i passi dovuti per ottenere dall’Egitto le condizioni elementari per avviare il processo oltre a ricevere dalle autorità egiziane il domicilio legale di coloro che la Procura di Roma ha indagato dal dicembre 2018 per essere coinvolti nel sequestro e omicidio di Regeni“.
Zingaretti ha poi precisato che non si tratta di “un fatto tecnico” perché “in uno stato di diritto quale è l’Italia l’avvio di un processo è legato alla possibilità degli imputati di difendersi e quindi in primo luogo di essere avvertiti” afferma Zingaretti.